Molti considerano la chirurgia plastica ed estetica come due facce della stessa medaglia, spesso utilizzando i termini in modo intercambiabile. Tuttavia, nonostante condividano alcune tecniche e finalità, rappresentano due ambiti distinti del vasto mondo della chirurgia. L’erronea interpretazione di queste espressioni può portare a confusione sia nei pazienti che nei professionisti del settore, sfocando la linea che separa queste due discipline.
La chirurgia plastica e quella estetica, pur operando su un comune terreno di miglioramento dell’aspetto fisico, divergono in modo significativo per quanto riguarda gli obiettivi e le procedure impiegate. È essenziale, dunque, comprendere a fondo la natura e le peculiarità di ciascuna, per poter indirizzare i pazienti verso la scelta più consapevole e appropriata.
In questo articolo, andremo a esplorare in dettaglio cos’è la chirurgia estetica e la chirurgia plastica, per poi evidenziare le differenze chiave tra le due.
Analizzeremo anche alcuni degli interventi chirurgici e ritocchi estetici più comuni effettuati nella pratica quotidiana, permettendo una comprensione più chiara e precisa di queste due specialità chirurgiche.
La chirurgia estetica rappresenta un settore medico focalizzato sul miglioramento dell’aspetto fisico del paziente, attraverso interventi estetici e tecniche minimamente invasive. La finalità è quella di armonizzare e valorizzare le caratteristiche fisiche, per avvicinarsi all’ideale di bellezza desiderato. Questa branca offre tante varietà di interventi, dai più semplici ritocchi estetici ai più complessi procedimenti chirurgici.
Tra gli interventi di chirurgia estetica più richiesti, troviamo la mastoplastica, che permette di modificare la forma e la dimensione del seno in modo da renderlo più proporzionato al resto del corpo. Allo stesso modo, la rinoplastica è un intervento molto comune, che mira a migliorare l’aspetto del naso, correggendone difetti estetici o funzionali. Ancora, l’addominoplastica è un’opzione per coloro che desiderano ottenere un addome più piatto e tonico, eliminando eccessi di pelle e grasso.
La chirurgia estetica non si limita solo a questi interventi, ma include anche procedure come il lifting, il filler per modellare le labbra (in Italia risulta essere l’intervento di chirurgia estetica più richiesto), la liposuzione, e molti altri trattamenti volti a migliorare sempre e solo l’armonia e la bellezza del viso e del corpo, elevando l’autostima del paziente e migliorandone la qualità della vita.È essenziale per i pazienti ricercare e selezionare chirurghi estetici qualificati e con esperienza.
Come fare?
Assicurandosi che il chirurgo sia certificato da organizzazioni riconosciute a livello nazionale, come la Società Italiana di Chirurgia Plastica, Ricostruttiva ed Estetica (SICPRE), può fornire una maggiore sicurezza riguardo alla competenza e all’esperienza del professionista.
La chirurgia plastica è una disciplina medica che si concentra sulla correzione o ricostruzione di aree del corpo alterate da traumi, malformazioni congenite o condizioni mediche. L’obiettivo principale è ripristinare o migliorare la funzionalità e, in alcuni casi, l’aspetto estetico. A differenza della chirurgia estetica, che si concentra principalmente sull’estetica, la chirurgia plastica ha un approccio più medico e ricostruttivo.
Uno degli interventi più comuni in chirurgia plastica è la chirurgia ricostruttiva del seno, che si rivolge a donne che hanno subito una mastectomia a seguito di un cancro al seno. Altre procedure comuni includono la ricostruzione dopo ustioni gravi, la correzione di malformazioni congenite come la labiopalatoschisi, e la chirurgia riparativa dopo infortuni traumatici.
Anche la chirurgia della mano rientra nella categoria della chirurgia plastica, offrendo soluzioni a pazienti con problemi funzionali causati da traumi o condizioni congenite. Inoltre, la chirurgia plastica comprende interventi come la chirurgia craniofacciale che corregge deformità del cranio e del volto, migliorando sia l’aspetto che la funzionalità.
La chirurgia plastica può anche includere procedure estetiche, ma solo quando servono a raggiungere obiettivi funzionali o medici. Ad esempio, una blefaroplastica (chirurgia palpebrale) può essere eseguita per rimuovere l’eccesso di pelle che ostacola la vista, oltre a fornire benefici estetici.
Mentre la chirurgia estetica tende a soddisfare i desideri e le problematiche delle persone di livello soprattutto psicologico e di accettazione personale, la chirurgia plastica gioca un ruolo cruciale nel migliorare la qualità della vita dei pazienti, permettendo loro di superare limitazioni fisiche e recuperare una normale funzionalità. Il suo impatto va ben oltre l’estetica, offrendo soluzioni mediche concrete e durature.
Dopo aver approfondito entrambe le tipologie di chirurgie, entriamo nel clou della discussione delineando le finalità e metodologie – che sono estremamente diverse – seppur ambedue mirino a migliorare l’aspetto del paziente.
Partiamo dagli obiettivi, per poi attraversare il terreno relativo alle tipologie di interventi, ai risultati e ai rischi ed eventuali complicazioni.
1. Obiettivi:
La chirurgia plastica ha come obiettivo principale la correzione o la ricostruzione di deformità e disfunzioni, mirando a ripristinare la funzionalità normale e, in alcuni casi, migliorare l’aspetto estetico. Al contrario, la chirurgia estetica si concentra esclusivamente sull’ottimizzazione dell’aspetto estetico, per esempio attraverso interventi come la gluteoplastica per migliorare la forma e la pienezza dei glutei.
2. Tipologie di interventi:
Gli interventi di chirurgia plastica includono la ricostruzione del seno, chirurgia di riparazione delle ustioni, correzione di difetti congeniti come il palatoschisi, e revisione delle cicatrici, tra gli altri. D’altra parte, la chirurgia estetica offre interventi di contorno del corpo, ringiovanimento facciale, otoplastica, miglioramento del seno e procedure di ringiovanimento della pelle, come l’uso di Botox o filler.
3. Risultati attesi:
La chirurgia plastica mira a ottenere risultati funzionali e medici, migliorando significativamente la qualità della vita del paziente. Al contrario, la chirurgia estetica punta a risultati estetici, migliorando l’armonia e la proporzione estetica del corpo.
4. Rischi e complicazioni:
Entrambe le tipologie di chirurgia comportano rischi e possibili complicazioni che possono includere infezioni, ematomi e reazioni avverse all’anestesia. Tuttavia, la chirurgia plastica, data la sua natura più complessa e le aree del corpo che tende a trattare, può presentare un profilo di rischio leggermente più elevato.
La disamina effettuata, evidenzia con chiarezza che equiparare la chirurgia plastica a quell’estetica, e viceversa, è un’erronea semplificazione, in quanto queste discipline si rivolgono a necessità e desideri del paziente profondamente differenti.
Tuttavia, è frequente che chi si sottopone all’intervento chirurgico opti anche per un ritocco estetico. Tale scelta porta a un risultato che manifesta l’armonia derivante dall’interazione e correlazione di queste due discipline mediche, pur restando distinte e autonomamente specializzate nelle loro aree di competenza.