20 Marzo 2024

Come risollevare le palpebre cadenti? Rimedi e consigli degli esperti

Le palpebre cadenti sono un fenomeno che va ben oltre un semplice inestetismo. Questa condizione, nota anche come ptosi palpebrale, può avere un impatto significativo non solo sull’aspetto esteriore, ma anche sulla salute e sul benessere generale di una persona. Per molti, le palpebre cadenti sono una fonte di disagio e insicurezza, ma è importante sapere che possono anche interferire con la visione e le attività quotidiane.

Il problema delle palpebre cadenti si manifesta con una riduzione del campo visivo, dovuta alla pelle in eccesso che ricopre l’occhio. Questo non solo altera l’aspetto del viso, ma può anche causare affaticamento oculare e mal di testa, influenzando negativamente la qualità della vita. In alcuni casi, le persone possono trovare difficoltà nella guida, nella lettura, e in altre attività che richiedono una visione chiara e non ostacolata.

La ptosi può presentarsi in diverse forme: può essere una condizione congenita, presente fin dalla nascita, oppure può svilupparsi con l’avanzare dell’età, a causa del naturale rilassamento dei tessuti. In entrambi i casi, è fondamentale affrontare il problema non solo per ragioni estetiche, ma soprattutto per preservare la funzionalità visiva e il benessere generale.

Fortunatamente, ci sono diverse soluzioni e trattamenti disponibili, sia chirurgici che non chirurgici, per aiutare a risollevare le palpebre cadenti e migliorare la qualità della vita di chi ne soffre.

Cause e sintomi delle palpebre cadenti

Le palpebre cadenti, o ptosi, possono essere causate da una varietà di fattori. Tra le cause più comuni troviamo il naturale invecchiamento della pelle. Con il passare del tempo, la pelle perde elasticità e i muscoli intorno agli occhi possono indebolirsi, portando al rilassamento delle palpebre. Altre cause possono includere fattori genetici, in cui la ptosi si presenta fin dalla nascita, o può essere il risultato di traumi o di alcune patologie neurologiche.

Una delle cause più evidenti e invalidanti è la riduzione del campo visivo superiore, che può portare a inclinare la testa all’indietro per vedere meglio. Altri sintomi possono includere affaticamento oculare, mal di testa frequenti e difficoltà nella lettura o in altre attività che richiedono una visione nitida. Inoltre, le palpebre cadenti possono causare una sensazione di pesantezza agli occhi e, in alcuni casi, possono contribuire a problemi di autostima legati all’aspetto fisico.

Comprendere le cause e riconoscere i sintomi è il primo passo per identificare il trattamento più adatto, che può variare da soluzioni non invasive a interventi chirurgici, a seconda della gravità e delle esigenze individuali.

Chirurgia estetica per sollevare le palpebre

Per coloro che cercano una soluzione definitiva alle palpebre cadenti, la chirurgia estetica offre un’opzione efficace: la blefaroplastica. Questo intervento, di natura ambulatoriale, si rivela particolarmente utile nei casi dove le cause della ptosi sono legate al rilassamento cutaneo dovuto all’età o a fattori genetici.

L’intervento di blefaroplastica può essere eseguito sia sulle palpebre superiori che su quelle inferiori. Nel caso delle palpebre superiori, l’incisione viene praticata lungo la piega naturale dell’occhio, rendendola pressoché invisibile. Per le palpebre inferiori, l’incisione può essere posizionata all’interno della rima ciliare o subito sotto la linea delle ciglia.

L’intervento di blefaroplastica dura in media un’ora e viene eseguito in anestesia locale. La rimozione di pelle in eccesso e borse adipose, causa principale dell’aspetto cadente delle palpebre, consente di ottenere un risultato naturale e duraturo.

Molti pazienti, dopo aver deciso di ricorrere alla blefaroplastica, riportano significativi miglioramenti, non solo estetici ma anche funzionali. Riducendo l’affaticamento oculare e migliorando la visione, l’intervento contribuisce a una sensazione generale di benessere e rinnovata fiducia in se stessi.

È importante sottolineare che la blefaroplastica non è un intervento adatto a tutti. Prima di prendere in considerazione l’intervento, è fondamentale consultare un chirurgo estetico qualificato per valutare l’entità del problema e le possibili alternative.

Rimedi naturali e metodi non chirurgici

Oltre alla blefaroplastica, esistono alternative non chirurgiche per chi preferisce approcci meno invasivi nel trattamento delle palpebre cadenti. Queste opzioni si concentrano su metodi naturali e possono essere particolarmente adatte a coloro che desiderano integrare il trattamento chirurgico con pratiche complementari.

Un metodo accessibile è la ginnastica facciale, che coinvolge esercizi mirati per rafforzare i muscoli intorno agli occhi. Questa pratica, se eseguita regolarmente, può aiutare a tonificare le palpebre e migliorare l’aspetto complessivo della zona perioculare. Gli esercizi per le palpebre possono includere movimenti che stimolano la circolazione e il tono muscolare, contribuendo a ridurre la caduta delle palpebre.

Anche un’alimentazione corretta, ricca di frutta e verdura e con un ridotto consumo di sale, può contribuire a mantenere la pelle idratata ed evitare i gonfiori. Infine, alcuni ingredienti specifici come la fospidina e la caffeina possono essere utili per il contorno occhi, grazie alle loro proprietà di rigenerazione cutanea ed effetto tensore.

Queste metodologie sono in grado di offrire risultati immediati come la chirurgia? La risposta è ovviamente no, ma possono essere utili per mantenere la pelle idratata e nutrita, rallentando il processo di invecchiamento.

Creme e prodotti per le palpebre 

Nella lotta contro le palpebre cadenti, esistono diverse creme e prodotti specifici. Questi prodotti sono formulati per migliorare l’elasticità e il tono della pelle nella zona perioculare, contribuendo così a un aspetto più giovane e rinvigorito.

Tra le opzioni disponibili, si segnalano creme e sieri con principi attivi come la Bava di Lumaca e l’Acido Ialuronico. La Bava di Lumaca è nota per le sue proprietà rassodanti e tonificanti, stimolando la produzione di collagene ed elastina. Questo ingrediente è particolarmente utile per la pelle matura e aiuta a migliorare l’elasticità e il tono cutaneo. D’altra parte, l’Acido Ialuronico, specialmente nella sua forma ad alto peso molecolare, fornisce un effetto liftante, utile per le palpebre rilassate e cadenti.

Un’altra soluzione non invasiva è l’uso di massaggiatori specifici per la zona del contorno occhi, questi dispositivi, combinati con l’uso regolare di creme o sieri, possono massimizzare i risultati, offrendo un approccio olistico al problema.

Inoltre, è importante considerare anche prodotti in formato roll-on, specialmente utili per le palpebre sia cadenti sia gonfie. Questi prodotti sono spesso dotati di una pallina massaggiante che aiuta a drenare i liquidi responsabili del gonfiore, migliorando la microcircolazione e riducendo l’edema.